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VITERBO / 05-06-2005

Misterioso boato: aereo o meteorite?


Domenica 5 giugno 2005, ore 16.45 circa

Un boato enorme rompe il silenzio di un calmo e soleggiato pomeriggio domenicale.
Dapprima in molti pensano alla tragica esplosione di una conduttura di gas, infatti la gente si catapulta fuori casaa controllare.
Apparentemente tutto appare normale, tranquillo.
Numerose telefonate, comunque, co-minciano ad arrivare alla questura.
Le chiamate arrivano da ogni parte e sono tutte piuttosto allarmate.
Nessuna sirena fa seguito all'esplosione, le forze dell'ordine, sollecitate, fanno i loro accertamenti ma non emerge nulla di anomalo.
Che cosa ha provocato quell'esplosione allora?
Nel frattempo questa storia assume dei connotati ancora più misteriosi.
Il forte boato è stato praticamente sentito in tutta quell'area che si sviluppa tra la provincia viterbese e parte di quella di Terni, anche in molti comuni della provincia ternana, infatti, è stata distintamente udita quella fortissima esplosione.
Un boato che tutti descrivono più intenso del classico ultimo botto dei fuochi d'artificio.
Ma la cosa più interessante rimane che il rumore è stato di pari intensità ovunque è stato percepito.
La causa, è facile dedurre, è stato qualcosa che deve essere avvenuto ad alta quota e non a terra dunque.
Di cosa si è trattato allora?
Emergono varie ipotesi.
Tra le varie si fanno strada quella dell'aereo e del meteorite.


  IPOTESI AEREO  
Nell'ambiente militare girerebbe ufficiosamente voce che un aereo sarebbe entrato nel territorio viterbese senza identificarsi,malgrado le numerose sollecitazioni dalla torre di controllo.
Al che, alcuni aerei F16 sarebbero decollati in fretta e in furia per intercettare quel velivolo e garantire la sicurezza degli ignari cittadini.
Uno di questi potentissimi aerei militari avrebbe oltrepassato la barriera del suono producendo il potente boato.
Poi l'allarme sarebbe rientrato non appena l'aereo civile, capita la situazione, avrebbe comunicato alla torre di controllo di aver avuto problemi con la radio e si sarebbe fatto identificare.
A sostegno di questa ipotesi c'è un articolo uscito su TusciaWeb che riportiamo: "Dopo l'ipotesi che a creare il gran botto, sia stato un meteorite ora si è più propensi a credere che sia stato un aereo F16, voltato a bassa quota.
In effetti un aereo, domenica, si è alzato in volo dalla base aerea di Cervia per scortare un aereo della nostra compagnia di bandiera, Alitalia,e lo ha scortato fino a Fiumicino.
Il velivolo dell'Alitalia era decollato da Amsterdam ed era diretto a Roma ad un certo punto del tragitto, dopo aver contattato un controllo in Germania, non ha più dato segni di vita.
A seguito di ciò è scattato l'allarme al comando operativo delle forze aeree di Poggio Renatico,in provincia di Ferrara, è quindi decollato un F16 che ha intercettato l'aereo di linea, proprio sui nostri cieli, dove è stato sentito il gran boato."
A valorizzare ulteriormente questa ipotesi ci sarebbe anche a testimonianza di un Ispettore della forestale, tale Fernando Moriconi, comandante del corpo forestale di S.Venanzo che avrebbe osservato l'aereo mentre provocava il boato.
Chi volesse leggere tale articolo per esteso può scaricarlo  qui 

IPOTESI METEORITE  
Il  generale Adelmo Ferri, Ufficiale dell'Esercito in pensione, col grado di Generale di Brigata, in possesso del Diploma di Laurea in Fisica, conseguito presso il Dipartimento di Fisica della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università degli Studi di Roma LA SAPIENZA,  riporta la sua testimonianza:
"Circa il misterioso boato, l'ho sentito personalmente in quanto mi trovavo all'aperto nelle mia campagna.
La sua direzione di provenienza era da NNE e aveva un'altezza dicirca 70° sull'orizzonte.
Il boato mi ha sorpreso in quanto è stato molto forte, secco, con leggero spostamento d'aria.
Sono rimasto stupito in quanto,ho guardato il cielo attentamente, cielo peraltro molto limpido, ma non ho notato nessun oggetto. Sono rimasto a pensare che cosa avesse potuto produrre quel suono così alto e forte, molto superiore a quello di un colpo di artiglieria pesante."
Il  professor Paolo Candy, astronomo e responsabile dell'Osservatorio dei Monti Cimini, traccia la sua teoria: "In merito al 'boato' udito domenica 5 giugno alle 16,45 circa, desidero esprimere il mio parere di esperto in fenomeni atmosferici.
Analizzando i luoghi di recezione del suono, si evince che l'area interessata è davvero vasta, infatti copre quasi tutto il viterbese spingendosi fino a Terni.
Questo dato coincide con la maggioranza delle testimonianze che ubicano la provenienza del boato,
rispetto a Viterbo, a nord,nord est.
Noi siamo stati testimoni dell'evento in casa, percependo uno spostamento d'aria repentino che
ha fatto vibrare le finestre.
Sarebbe interessante chiedere a testimoni ternani se loro avessero avvertito il boato provenire da ovest, sud ovest, infatti in questo caso l'ubicazione spaziale si collocherebbe tra le due province di Viterbo e Terni.
Non credo che un evento a terra, possa estendere la sua portata a centinaia di chilometri di distanza, senza che nessuno ne veda gli effetti!
Noi a Viterbo siamo abituati ai tiri del poligono di tiro di Monteromano, (dista solo circa 30 km da Viterbo!) e seppur I cannoni siano potenti, li avvertiamo come deboli tuoni lontani, … qui si parla di centinaia di chilometri!
L'unico evento che può infondere naturalmente una tale portata d'urto, non prevedibile, potrebbe essere un meteorite diurno.
Un blocco di roccia proveniente dallo spazio, può generare boati, come il bang di un aereo, ma molto più alto e soprattutto più potente e più esteso.
Il bolide (una meteora o meteorite notevole) può generare suoni, che possono essere ascoltati con un ritardo proporzionale alla distanza evento-osservatore oppure contemporaneamente al fenomeno visibile.
I primi sono associati all'onda d'urto e sono percepiti come boati rimbombanti, simili a tuoni lontani, mentre i secondi sono sibilanti e ricordano il secco suono di una staffilata.
I suoni contemporanei sono generalmente definiti fenomeni 'elettrofonici'.
Si pensa che parte dell'energia prodotta dall'impatto del meteoroide nell'atmosfera si propaghi sotto forma di onde elettromagnetiche a bassa frequenza; queste sarebbero convertite in onde sonore da oggetti, vicini all'osservatore, che possono entrare in vibrazione.
A noi pare più probabile il primo caso, che associa il boato all'onda d'urto.
In questo caso che fine ha fatto il me-teorite? Purtroppo è difficile dirlo, potrebbe essersi probabilmente sbriciolato e/o polverizzato.
Infatti sulla nostra amata terra ogni giorno cadono sotto forma di polvere, centinaia di tonnellate di materiale proveniente dallo spazio.
Altre volte è accaduto che l'evento sia stato più traumatico, come circa 40 mila anni fa, in Arizona (USA), dove un meteorite di 25 metri di diametro ha formato un cratere di 1,3 km profondo 150 metri!
Il boato di domenica 5 giugno è stato udito su una vasta area perché generato ad alta quota, e forse non è stato unico, ma seguito a breve da un altro più tenue, a sentire le testimonianze dei più attenti, caso che si spiegherebbe con la divisione in due frammenti del meteorite.
Il fatto poi di non avere visto nulla, è tipico della condizione di luce diffusa diurna in atmosfera."
Al generale Adelmi infine chiediamo:"Dall'alto della sua esperienza, esclude in assoluto la possibilità che possa essersi trattato di un qualche aereo (magari militare) che abbia oltrepassato la velocità del suono?"
Ecco la risposta del generale:
"Non me la sento di escludere in assoluto la possibilità che possa essersi trattato di qualche aereo, magari militare, che abbia oltrepassato la velocità del suono, anche perché non sempre all'evento sonoro fa riscontro la possibilità di scorgere l'aereo che lo ha prodotto. 
D'altra parte il fatto di un suono così forte, così in alto, in un cielo limpido senza intravedere un eventuale aereo non è cosa consueta e ciò  fa riflettere circa la spiegazione data dal Professor Candy."

Aereo o meteorite? Il mistero rimane…

Cristiano De Amicis


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