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ROMA / 18-04-2011
Raffaele Bendandi e il terremoto di Roma previsto per l'11 Maggio 2011
Come esattamente sia sbucata fuori proprio questa data nessuno lo sa. Non si hanno notizie di documenti lasciati dal noto Bendandi, "colui che prevedeva i terremoti", in cui si parla di un terremoto distruttivo che dovrebbe abbattersi sulla capitale il giorno 11 maggio 2011. Eppure da un po' gira ovunque questa previsione. La leggiamo sui giornali, è stata trattata in molte trasmissioni tv e su internet impazza in una miriade di siti e blog.
Ma cosa c'è di vero? Impossibile saperlo. Come detto non esiste ufficialmente un documento che parla di un simil evento, almeno questo è quello che è dato sapere. Tuttavia qualcosa rispetto a questa e altre previsioni del Bendandi va pur detta. Senza addentrarci nella teoria con la quale il Bendandi predisse effettivamente numerosi terremoti, c'è da raccontare un episodio che è storia vera e non chiacchiere. Dopo la sua morte, avvenuta il 3 novembre 1979, qualcuno si intrufolò nella sua abitazione e tentò di distruggere tutti gli studi e le previsioni del Bendandi, in parte riuscendoci. In particolar modo furono ritrovati solamente alcune pagine, gran parte delle quali bruciate, che descrivevano eventi relativi al 2011 e al 2012. Purtroppo le fiamme hanno devastato quei documenti a tal punto da renderne impossibile una lettura comprensibile.
Tuttavia, quel che sembra certo è che anche per gli anni 2011 e 2012 il Bendandi doveva aver previsto qualche cataclisma. L'esistenza di quei documenti parzialmente bruciati lo confermerebbe. E allora, perchè qualcuno tentò di bruciarli, o comunque di renderli illegibili? E da dove è uscita la voce che accosterebbe gli eventi del 2011 alla città di Roma? E come mai sembra non esistano previsioni successive all'anno 2012? Sono tutte domande che non hanno risposta e che per tale ragione rimangono aperte a ogni possibile soluzione. Ancora una volta la battaglia tra scettici e catastrofisti non ha un vincitore, o almeno così sarà fino al prossimo 11 maggio 2011, quando sapremo in tempo reale chi davvero aveva ragione.
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